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TUTTO L’ARCHIVIO
I micropagamenti sono stati tentati già molte volte nel mondo dell'editoria, e ora stanno ritornando, grazie anche ai token. Da Blendle a Post, quale futuro per questo mezzo di sostegno c'è al giornalismo?
Nulla infatti ci garantisce che il mondo di domani si evolva in modo identico a quello di ieri.
Sulle piattaforme nessuno può più considerarsi spettatore passivo della filiera culturale: ci stiamo trasformando in humans as a service?
Come può uno youtuber valere più di un’intera testata giornalistica? La storia di Mr. Beast, il creator che vorrebbe valere un miliardo.
Il metaverso di Meta fatica a decollare, anche tra i suoi dipendenti. E se l'azienda di Zuckerberg avesse bisogno di un cambio di narrativa?
Perché credo che la sostenibilità economica dei media non possa prescindere dall’abbracciare la sostenibilità ambientale.
Se Google ha deciso di prendere spunto dal figlioccio YouTube e di abbracciare il rabbit hole, iniziando a considerarlo non più come un bug ma come una feature del suo sistema, qualcosa vorrà pur dire.
La news avoidance è un problema non solo per i media, ma anche per le nostre democrazie. Cosa ce ne faremo del rumore se non ci sarà più nessuno ad ascoltarlo?
Da molti considerato come il “guru” delle newsletter, Dan Oshinsky ha lavorato a BuzzFeed e al New Yorker, fino a fondare Inbox Collective. In questa intervista ci racconta perché l'email è qui per restare.
Il digitale è pieno di clutter, di robaccia inutile. E persino nei migliori progetti capita che ci sia un rumore di fondo che finisce per rovinare le tue strategie digitali.
Se i social network moriranno, almeno per come li conosciamo oggi, morirà anche la nostra voglia di social networking? Forse no. Anzi.
A oggi la vera “innovazione” del web3 finora è stata quella di avviare una conversazione necessaria sul bisogno di trovare di un modello alternativo rispetto a quello attuale. Tutto il resto è, principalmente, speculazione.
La sfida di innovare il formato giornalistico più antico al mondo: chi ci ha tentato, chi ha fallito, e chi ci riproverà. Come Semafor, la nuova creatura di Justin e Ben Smith.
Come ha fatto un blog di Berlino a diventare una macchina da 60 milioni l'anno? Dentro l'ascesa di Highsnobiety, la “bibbia dello streetwear” appena acquisita da Zalando.
L’analisi del Reuters Institute di Oxford ha coinvolto oltre 93mila persone in 46 diversi paesi, ed è stata realizzata all’inizio di quest’anno: qui dentro trovi alcuni dei dati più interessanti del Digital News Report 2022.
Se usate bene le parole possono aiutare a ricostruire il legame fiduciario tra pubblico e giornali. Perché scrivere vuol dire avviare una conversazione.
Come Discord sia stata in grado di diventare un villaggio in grado di ospitare migliaia di comunità di appassionati, anche al di fuori del mondo del gaming.
Quanto di quello che scriviamo, pubblichiamo e distribuiamo risponde davvero a una necessità concreta della nostra audience? Il caso BBC e il modello degli user needs.
Viaggio nel BookTok, l'angolo di TikTok dedicato ai libri e alimentato dai creator della gen z, dove critica e analisi letteraria sono alimentate da emozioni e fiducia.
Calcolare il reale valore di mercato di una media company può essere difficile: questo perché al di là degli indicatori finanziari, ce ne sono altri molto più difficili da afferrare e da calcolare.
Il tema dell'accesso all'informazione è sempre più centrale quando i paywall diventano sempre di più. Qualcuno ha intenzione di occuparsene?
Nella fabbrica del contenuto c'è troppo spreco e troppa produzione “a impatto zero”. Prima di inseguire affannosamente il futuro sarebbe opportuno ragionare su come valorizzare al meglio il passato.
La piattaforma streaming lanciata tra grandi fanfare dal terzo canale news più visto d'America, sta andando maluccio. I problemi sono molteplici, e nessuno di questi è semplice da risolvere.
Perché il disallineamento degli incentivi ha rovinato gli ultimi vent'anni di web, facendoci precipitare in un paradosso che sembra uscito dritto dritto da una legge di Murphy.
Dobbiamo chiederci se nelle nostre strategie digitali abbiamo un'alternativa pronta per rispondere alla crescente incertezza infrastrutturale. Se la risposta è no, è il momento di crearla.
Un'intervista a tutto tondo a Renée Kaplan, responsabile dello sviluppo editoriale digitale del Financial Times: parliamo di newsletter, di podcast e di creator economy.
Il gioco acquistato dal New York Times è un esempio di come si dovrebbero fare le cose sul digitale.
I media sul web3 stanno puntando sulle cripto e sui token per creare e aggregare community di lettori e giornalisti. Ma questo modello serve davvero a qualcosa?
Dai robot alla blockchain, ogni tecnologia può essere un’arma e uno scudo, può essere usata bene o male. E quindi, noi come dobbiamo comportarci?
Quanto vale un abbonato per i giornali? Conta di più avere tanti abbonati o pochi ma in grado di generare ricavi individuali elevati?
In questa puntata di Ellissi Meets una lunga chiacchierata con il direttore della testata milanese per parlare di strategie, di numeri e di futuro.
Viviamo già in un mondo sovrabbondante di notizie e di contenuti. E mentre i giornali, le compagnie aeree dell’informazione, cercano soluzioni per rimettere i propri conti a posto, non vorrei che il buon giornalismo diventasse sempre di più un volo con pochissimi posti a sedere.
La creator economy è tutt'altro che un “vapourware”: è concreta e sta cambiando le regole del gioco, nei media e sui social. Ecco come.
Perché la testata più famosa al mondo ha speso 550 milioni per acquistare un sito di notizie sportive? In questa analisi cerco di capire quali sono i motivi e i rischi dell'operazione.
È ora di puntare sull'effetto relazione, più che sull'effetto network. E farlo - finalmente - rispettando la filiera del valore.
Sono convinto che ci siano tantissime lezioni da imparare - e ispirazioni da prendere - anche da realtà che percepiamo come più “lontane” da noi. Perché le sfide del giornalismo sono molto più globali che locali.
Tra marzo 2020 e marzo 2021 il Guardian ha convinto 1.5 milioni di persone a sostenere economicamente il suo giornalismo. Insieme a Giulia Comba, Head of Marketing Acquisition, cerchiamo di scoprire i segreti dietro alla strategia del giornale.
Il futuro dei giornali di carta sembra segnato, ok, ma con tempi lunghi; ecco come stanno andando le cose all'Independent, che non esce più in edicola, e perché la transizione da carta a digitale non è per niente facile.
Storia di una folle idea che non ha avuto successo e di come potrebbe cambiare il giornalismo nella prossima era di internet: quella delle DAO e del web3.
Dalla scarcity indotta alla bundlizzazione naturale: come la proliferazione di paywall influenza la concorrenza nello streaming digitale.
Proprio perché è qualcosa che ci riguarda tutti, intorno al meteo girano tantissimi soldi. Sapevi, per esempio, che c'è un intero filone del marketing che ci propone prodotti in base a quante nuvole ci saranno in cielo?
Nel suo libro “Ti spiego il dato”, la giornalista Donata Columbro spiega - attraverso aneddoti, curiosità ed esercizi - come osservare, raccogliere e capire i dati per orientare al meglio le nostre scelte quotidiane (senza farci ingannare). L'ho intervistata, in questa nuova puntata di Ellissi Meets.
La mappa della metropolitana di New York disegnata da Massimo Vignelli ci pone una questione importante: quando ripensiamo un prodotto digitale a quali fattori dovremmo dare priorità?
La cantante Amanda Palmer diceva di avere coltivato “l'arte di chiedere”. La sua spinta creativa è stata una lezione fondamentale per un'intera generazione di creator, nata da un Kickstarter-record del 2011.
È finita l'epoca del branding come totem. È ora di tornare a un approccio in cui quel che conta sono le qualità intrinseche di ciò che offriamo.
Ci sono diversi validi motivi per cui lanciare un periodico cartaceo nel 2021 può sembrare un anacronismo. Allo stesso tempo, c'è una carta che sembra fregarsene dei tempi che passano.
Washington Post e New York Times: le due testate di informazione più famose al mondo. E una sfida per diventare “the everything newspaper”, il Giornale Totale. Chi sta vincendo?
Quando un nostro progetto digitale viene ospitato da un servizio terzo, ci esponiamo a un certo grado di platform risk — il pericolo di essere in completa balia della piattaforma, mai veramente in controllo di ciò che succede.
Sta arrivando uno spazio-tempo in cui tutti saremo rappresentati dai nostri avatar, in cui tutte le esperienze sociali avverranno in uno spazio virtuale condiviso, cui accederemo tramite device 'aumentati' che sfumano sempre più i confini tra fisico e digitale. Siamo pronti?
“Non ci stiamo spostando da un punto A a un punto B — dal digitale alla carta, dal desktop al mobile. Non è un percorso così lineare, secondo me: il nostro punto B continuerà a spostarsi, e noi dovremo continuare a inseguirlo.”
Nel giornalismo ci sono le metriche-tiranno, le metriche-trappola, e le metriche che permettono davvero di capire dove si sta andando. Facciamo un po' di chiarezza.
BuzzFeed è tornata in attivo e prevede un futuro di crescita nei prossimi anni, anche attraverso una serie di acquisizioni e la quotazione in borsa. Ecco le strategie di Jonah Peretti.
Cosa è successo all'informazione nel mondo nel 2020? Che cosa abbiamo imparato? Che cosa è cambiato? 11 spunti dal Digital News Report 2021.
La newsletter di Federica Salto è uno dei casi editoriali del 2020. Lanciata in piena pandemia, è diventata un punto di riferimento per migliaia di appassionati della fashion industry. Ne parlo con lei, in questa nuova Ellissi Meets.
Nel sottosuolo di un bosco esiste una complessa rete di interscambio che unisce gli alberi, mettendoli in costante comunicazione tra loro. Cosa ci insegna questo sulle community digitali?
Alcune interfacce digitali sono progettate ad arte per manipolarci: pulsanti, pop-up, checkbox che popolano i carrelli degli e-commerce, le pagine di abbonamento, le landing di sottoscrizione alle newsletter. Scopriamo i dark pattern.
Oggi l'ospite di Ellissi Meets è Alessandro Tommasi, co-fondatore di Will Media: cerchiamo di capire a che punto è il progetto nel suo secondo anno di vita.
La verità sull'unbundling, una delle forze più dirompenti tra creator economy e mondo dei giornali: che costa stiamo guadagnano, e che cosa perderemo.
Negli USA, dove anni di crisi hanno portato alla morte di migliaia di testate locali, stanno nascendo decine di nuovi giornali... sotto forma di newsletter. Perché?
La pandemia ha innalzato i nostri livelli di ansia e stress - spingendo il business dei contenuti legati al rilassamento e alla salute mentale, diventati mainstream. Che succede nel mondo del calmtainment?
Qualche domanda a Mario Calabresi per capire la strategia e il modello di business della sua nuova avventura: la podcast company Chora Media.
Il pricing, proprio come il software, “non è mai finito”. Preparati a sperimentare, misurare, e cambiare ancora.
Ti svelo un po' degli interrogativi che mi pongo spesso e che richiedono un certo quantitativo di autoanalisi. Tutta roba buona.
Nel corso degli ultimi anni, la subscription economy è decollata. Perché i libri fanno eccezione? Perché non posso abbonarmi alla mia casa editrice preferita? Cerchiamo di capire.
I rovesciamenti dei paradigmi del passato stanno scatenando una gara globale all'acquisizione del talento. Dove vincerà chi offre di più, ma anche chi sa meglio cosa vuole.
Cosa succederebbe se le nostre infrastrutture digitali collassassero? Dall'ultimo libro di Don De Lillo, Il Silenzio, una riflessione che ci riguarda tutti.
Seguo il lavoro di Daria da tempo. Per questo ero curioso di sentire la sua opinione su alcuni dei temi di cui parlo su Ellissi: il rapporto tra editori e piattaforme, la creator economy, la progressiva 'paywallizzazione' del web.
Cosa accomuna Winston Churchill ad Alexandria Ocasio-Cortéz? La convinzione che “il formato è il messaggio”. E quando si parla di lunghezza dei contenuti online è meglio partire da alcuni punti fermi.
Tutti parlano di non-fungible tokens. Sono un'opportunità o una minaccia? Cerco di capirlo, e chissà se Prince avrebbe apprezzato.
Dall'Australia, uno sguardo al futuro: cosa succede quando gli editori alzano la voce contro Google e Facebook? Be', questo.
Il digitale ha spazzato via i vecchi modelli di business e dando vita alla creator economy. Ospite della prima puntata di Ellissi Meets è l'autore di Da Costa a Costa.
Se c'è qualcosa ci ha insegnato il 2020 è che le sfide del presente cambiano continuamente. Per questa ragione, non ha senso che i prodotti incaricati di aiutarci a risolverle siano immutabili.
Cercare di fermare la marea con le mani non è una grande idea: più furbo è costruire una strategia per conoscere meglio i tuoi free rider (e dargli strumenti per crescere con te).
La sopravvivenza del gelato al puffo negli anni è un mistero. Intanto, Oreo produce biscotti dai colori stravaganti. Perché? Qualche spunto dolciastro dal marketing alimentare.
I risultati davvero “a portata di mano” sono pochi. Se un'azienda si focalizza solamente su di essi, un giorno si ritroverà davanti a un albero dai rami troppo alti, dove i frutti rimasti sono troppo difficili da raggiungere.
Perché è importante trattare gruppi di utenti diversi in modo diverso, e perché dovresti conoscere la regola 1-9-90 che determina chi sono i tuoi superutenti.
OnlyFans è il nuovo media darling della relationship economy: nel 2020 ha vissuto un vero e proprio boom di iscritti e di guadagni, grazie anche a Beyoncé.
Se qualcuno ti dice che business e creatività sono incompatibili, non credergli. “Tagliare le spese” non è un modello di business; utilizzare la fantasia per tracciare nuove strade, invece, è la componente base dell'innovazione.
Il pricing del tuo prodotto e gli sconti che pratichi raccontano una “storia” ben precisa ai tuoi lettori: quale vorresti che fosse?
Negli ultimi tempi ho notato diversi trend interessanti nel design dei quotidiani online a livello internazionale. Eccoli.
Ogni protesta nasce come un'unione progressiva di frammenti e ha bisogno di due abilitatori - uno tecnologico e uno mediatico - per crescere e affermarsi.
Dove finiscono i tuoi contenuti da salvare e dove comincia il sommerso di cui puoi fare a meno? Una riflessione sul “publish less, publish better”.
Quando comunichi, qual è la tua audience primaria? E la tua audience secondaria? I tuoi messaggi sono abbastanza efficaci per raggiungerle entrambe?
A volte i prodotti che sono cooler, ma non better, non forniscono un'alternativa migliore a quello che esiste già sul mercato.
Siamo arrivati al peak newsletter? C’eravamo già stati? Quando inizieremo a scendere? Un po' risposte a domande che mi faccio ogni giorno.
Nei modelli di domani, il livello di fiducia deve diventare il primo KPI della relazione tra giornalisti e lettori.
Le lezioni sull’innovazione che possiamo imparare dalla nascita dei post-it.
Una risposta complessa a una domanda semplice: nel mio sito cosa dovrebbe essere gratis, e cosa a pagamento?
Talvolta è sufficiente azzeccare la scelta del canale per rinnovare completamente una brand story. Oggi parliamo di scacchi e di Twitch.
Nel mondo del giornalismo c’è una tensione crescente tra “piccolo” e “grande”: e questo avviene, soprattutto, su Instagram. Ecco perché.
A breve quelle scarpe che ti inseguono per il web saranno solo un ricordo. Ed è un bene e un male allo stesso tempo.
Una selezione di newsletter italiane e internazionali che mi piacciono su giornalismo, media, creatività, cambiamento climatico e imprenditoria.
I giornali online offrono sempre più contenuti a pagamento. In un mondo digitale che ha sempre più barriere d’ingresso, è a rischio l’accesso all’informazione?
Una lista di trucchetti che ho imparato nel corso di questi anni su come gestire (e non) i progetti, dai più semplici ai più complessi.
Viewability, intrusività, effetto di selezione: la pubblicità online è una trappola. Come possiamo fare per migliorarla?
Le persone con cui parli, che sia durante un focus group, attraverso un sondaggio online o al bar sotto casa, lasciano tanti indizi a tua disposizione.
Cornici diverse possono cambiare radicalmente la percezione di una notizia, per influenzare il pensiero, o il processo decisionale, delle persone.
Ogni volta che progetti un prodotto digitale, tieni a mente che stai esponendo la tua audience a una serie di rischi, più o meno visibili. Come risolvere il problema?
“Non erano forse i solenni principi che ogni testata s’impegna a perseguire nell’editoriale del primo giorno? Poi arriva il momento di mettere nero su bianco.”
Come puoi usare la labor illusion per migliorare la tua trasparenza operazionale, e aumentare la fiducia dei tuoi clienti nel tuo prodotto?
Le organizzazioni antifragili sono un po’ come il corpo umano: sanno adattarsi e ripartire, prosperando quando tutto vacilla e diventando più forti.
Il passaparola è un meccanismo da coltivare quando crea valore per tutte le parti in causa. Dopotutto, i brand sono conversazioni.
Ricordati sempre nell’attesa percepita dall'utente c'è un grande valore. Ci stai dedicando abbastanza attenzione?
Come imposti la tua relazione con l’audience definisce l’audience stessa: vuoi che i tuoi lettori siano consumatori di un prodotto o membri di un progetto?
Quello del “raggiungere chiunque” non è solo un modello utopico, in un ecosistema di audience frammentate: è anche dannoso.
In strategia digitale, empatizzare significa prima di tutto capire che noi non siamo l’utente.
Partire dall’osservazione del passato per disegnare uno schema plausibile per il futuro, come fanno i grandi pensatori. Qui ti parlo di uno di loro.
L’attention economy necessita di due ingredienti: l’attenzione dell’audience e quella degli inserzionisti. Cosa succede quando uno dei due viene a mancare?
Anche quello che scegliamo di non dire, o di non mostrare, dice molto del nostro modo di comunicare.